Farro della Garfagnana
La storia del Consorzio
Il 10 giugno 2010 nasce il Consorzio Tutela Farro IGP della Garfagnana che riunisce oltre 50 agricoltori dediti alla coltivazione e lavorazione del Farro della Garfagnana IGP (Indicazione Geografica Protetta) seguendo scrupolosamente il disciplinare di produzione che ne prevede la coltivazione nell’area dei comuni che compongono l’Unione dei Comuni della Garfagnana, ad una quota compresa tra i 300 e i 1.000 m. s.l.m., secondo metodi di coltivazione biologica.
Il farro dal punto di vista nutrizionale è molto simile al grano tenero. Il farro ha un buon contenuto proteico, ha una bassa percentuale di grassi, regala energia e favorisce il buon funzionamento dell’intestino grazie all’alto contenuto di fibre. Contiene vitamine A, C e del gruppo B, sali minerali come fosforo, magnesio, potassio e ferro. Ma ciò che rende davvero unico questo cereale è l’elevata quantità di selenio che gli conferisce importanti proprietà antiossidanti. Studi recenti dimostrerebbero infatti come il consumo di farro sia associato ad una riduzione del rischio di tumori, del declino cognitivo, di malattie cardiovascolari e di problemi alla tiroide.
Il Consorzio del Consorzio Tutela Farro IGP della Garfagnana si occupa di: Vigilare e tutelare sulla produzione e sul commercio della IGP e sull’uso della sua denominazione; vigilare sulla contraffazione, uso improprio della IGP, comportamenti vietati dalla legge; promuovere ogni utile iniziativa intesa a salvaguardarne la tipicità e le caratteristiche peculiari da ogni abuso, concorrenza sleale; promuovere il consumo e la diffusione del marchio Farro della Garfagnana IGP a livello nazionale e internazionale attraverso eventi, campagne on e offline.
Il consorzio
Organigramma & Statuto
PRESIDENTE
Riccardo Fabbri
MEMBRI CDA
Sergio Filippi, Roberto Bertoncini, Federico Ligniti,
Giovanni Danti, Gabriele Pelliccioni Marazzini
SINDACO UNICO
Paolo Canozzi.
Se vuoi saperne di più sul Consorzio del Farro della Garfagnana scarica i documenti qui sotto.
Il consorzio
Marchio & Disciplinare
Il Farro della Garfagnana I.G.P. viene commercializzato in sacchetti da 500 g, 1kg e 5kg previa apposizione di un bollino di riconoscimento numerato. Una volta che l’organismo di controllo autorizzato dal Ministero per le Politiche Agricole Alimentari e Forestali ha verificato che nelle varie fasi di lavorazione siano state seguite le prescrizioni previste dal disciplinare di produzione, sia in termini di rispetto delle procedure sia delle rese in campo, ed effettuati i prelievi di farro in buccia per le analisi che escludano l’utilizzo di fitofarmaci, concimi chimici e diserbanti, autorizza le aziende confezionatrici alla vendita di un numero di sacchetti corrispondente alla produzione certificata.
L’assegnazione alle aziende dei bollini numerati viene invece effettuata dal Consorzio di tutela che controlla, in questo modo, che non venga immesso sul mercato un quantitativo di farro superiore a quello effettivamente ottenuto nella campagna agraria di riferimento al fine di evitare frodi.Il consumatore che voglia acquistare Farro della Garfagnana IGP deve pertanto accertarsi che il sacchetto o la scatola riportino il bollino di riconoscimento numerato oltre al logo comunitario dell’IGP.